PROGETTO EDUCATIVO NAZIONALE
Quattro anni per indurre un cambiamento dei modelli educativi e irrobustire la cresita di migliaia di ragazzi attraverso un modello nazionale basato open-schooling, specializzato e capace di coinvolgere attori diversi, mettendo a in rete le comunità educanti. Per combattere impoverimento delle competenze e abbandono scolastico. Guardando l'oggi dei ragazzi, in vista del loro domani.
Anno 2015.
I ragazzi che frequentano l’oratorio ci fanno capire che non ci credono più, che il lavoro non si trova, la scuola non serve. Perché mai l’oratorio non può servire a creare questo lavoro che manca? Così è nato LavOratorium®, il marchio che raccoglie le iniziative dell’Opera Torinese del Murialdo a metà strada fra due mondi che appaiono inconciliabili.
I giovani, per poter sentirsi parte della società e poter essere ineriti nel contesto lavorativo necessitano di luoghi dove sperimentare, scoprire e sviluppare i propri talenti. Devono inoltre poter imparare un mestiere attraverso un percorso, acquisendo consapevolezza delle proprie aspirazioni e capacità. Nel rapporto con i giovani, specialmente quelli in difficoltà, il bisogno primario è capire la reale ambizione di ognuno, partendo da un’analisi delle competenze. In seguito nasce il bisogno di frequentare un percorso che permetta di acquisire la fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità, e così raggiungere una chiara e concreta visione delle proprie aspirazioni.
Caratteristico esempio del vuoto che si può produrre quando il legame fra aspirazioni e realtà viene interrotto è rappresentato dai NEET, giovani che non studiano e non sono alla ricerca di lavoro. Un esercito di individui tra i 15 ed i 34 anni, che rischia marginalizzazione cronica, deprivazione e carenza di prospettiva, disagio emotivo, talvolta depressione. La nostra società è attraversata da una crescente vulnerabilità degli individui, oltre che da una accentuata frammentazione delle comunità – fenomeni interconnessi e dovuti a trasformazioni sociali, culturali, demografiche ed economiche che mettono in seria difficoltà persone fragilità che non riescono concretamente a “partecipare”.
LavOratorium. Giovani Idee in Attività ripensa l’oratorio come spazio dedicato all’educazione dei giovani, al lavoro, al tempo libero e come metodo di una comunità educante. Risponde al bisogno di sostegno, di inserimento sociale, di ingresso al lavoro dei giovani attraverso un percorso di coinvolgimento attivo e proposte individualizzate, con attenzione allo sviluppo di motivazione, di valori e di orientamento.
Il progetto interpreta l’oratorio come un modello ibrido tra vecchio e nuovo modello – luogo d’incontro tra coetanei, di svago e convivialità, ma anche di esperienza, scambio di relazioni e saperi, generatore di opportunità. Accoglie giovani fra 16 e 35 anni, con competenze e passione, che si trovano al momento senza occupazione, che stanno ancora studiando, che stanno scegliendo come orientare il proprio percorso, che sono alla ricerca di ispirazione, di un luogo in cui possono sperimentarsi.
Educa principalmente attraverso gli atelier, dove professionisti del settore guidano e accompagnano i giovani, con regole d’ingaggio chiare e trasparenti: i professionisti si mettono al servizio di giovani per lavorare insieme, scambiandosi gratuitamente tempo, luoghi, competenze, passioni, strumenti, relazioni e valori.
Incontrare | Per orientare, fornendo ai giovani gli strumenti per identificare i propri talenti e le proprie aspirazioni.
Sperimentare | Inserendo i giovani negli atelier, nelle attività educative e culturali per potenziare le soft skill, nel supporto alle idee imprenditoriali un percorso di incubazione.
Accompagnare | Attraverso l’avviamento al lavoro oppure alla scelta di percorsi di formazione specifica.
La prima esperienza nasce a Torino nel 2016, poi si diffonde a Trento e a Vicenza.
In fase di lancio una nuova edizione del progetto, dedicata all’arte del fumetto. Per imparare un mestiere e per includere. Coming soon…
Nato da una proposta dei giovani che frequentano l’Oratorio San Martino, prevede la riqualificazione di uno spazio esistente nel chiostro del Santuario, attualmente dedicato alle attività del Circolo Anspi e della correlata bocciofila, reinterpretandolo attorno a quattro contenuti guida: socialità, cibo, welfare e performatività.
Mettendo insieme le peculiarità dei giovani e degli anziani, si vuole aprire al quartiere come centro interculturale e polifunzionale, dotato di servizio di caffetteria, area per micro-eventi culturali, musicali e teatrali, area studio, laboratori intergenerazionali e social convivial tables.
Per gestre lo spazio, che manterrà la natura di circolo, si prevede di costituire una start-up impresa sociale che punti nel tempo a garantire l’autosufficienza economica, agendo sul quariere attraveso la proposta continua di opportunità culturali e di formazione. Particolare attenzione sarà inoltre rivolta alla sostenibilità sociale e ambientale del progetto.
Con Engim abbiamo sperimentato nel tempo altre due specializzazioni:
Oggi possiamo dire.
LavOratorium® promuove il lavoro, non soltanto come mezzo di sussistenza, ma come spazio di conoscenza e sviluppo dell’empowerment personale, consentendo ai giovani di sperimentarsi e accompagnandoli in una fase di passaggio, per affrontare meglio le sfide del futuro.
Ispirato dai valori evangelici e attento a riprendere i contenuti della Dottrina Sociale della Chiesa, mette in atto un modello educativo che interpreta in chiave contemporanea il concetto di bottega ma agendo in modo inclusivo di tutto il mondo giovanile. Grazie alla prevalente dimensione pratica e creativa, al rapporto con professionisti e talenti, crea le migliori condizioni per intervenire tempestivamente sulle fragilità dei ragazzi, scoprendone talenti e vocazione. E così facendo, a poco a poco, il saper fare sostiene la formazione attorno saper essere.
LavOratorium® è un marchio registrato dell’Opera Torinese del Murialdo.